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È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 292 del 2021 la legge 206/2021-, la cosiddetta "Riforma della giustizia civile", recante «Delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata», provvedimento che si affianca alla già varata Riforma della giustizia penale (legge 127/2021), completando così - sul fronte della Giustizia - gli interventi di attuazione del Pnrr, obiettivo che il Governo si era prefissato di raggiungere entro la fine dell'autunno. La legge 206/2021, analogamente alla parallela riforma del processo penale, presenta un duplice contenuto: da una parte, delega il Governo a riformare il processo civile, dettando specifici principi e criteri direttivi; dall'altra, modifica direttamente alcune disposizioni sostanziali e processuali relative ai procedimenti in materia di diritto di famiglia, esecuzione forzata e accertamento dello stato di cittadinanza. Quanto a queste ultime, si tratta principalmente di norme finalizzate a introdurre misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie, la cui efficacia è prevista a decorrere dal 180° giorno successivo all'entrata in vigore della legge. Per quel che riguarda, invece, le deleghe - parte più consistente del testo - il Governo è chiamato a modificare, entro 1 anno dalla data di entrata in vigore della legge, il codice di procedura civile e le leggi processuali speciali, al fine di raggiungere gli obiettivi di semplificazione, speditezza e razionalizzazione del processo civile.